giovedì 23 luglio 2009

AG/PdL favorevole al progetto del nuovo Commissario A. Magazzino

La politica del centro-destra a Statte sta riprendendo il giusto entusiasmo. La riunione di presentazione del neo commissario Antonio Magazzino, con i simpatizzanti del Popolo della Libertà, è stato un chiaro segno di rinascita del nostro Partito.
Il fervore tipico della militanza era tangibile in tutti i partecipanti; è stata significativa la presenza di molti vecchi amici che avevano perso la voglia di impegnarsi per la collettività, per il puro gusto di vedere una città diversa e capace di svilupparsi su quelle che sono le attitudini naturali del territorio. È stato bello vedere gente proveniente da storie diverse, da Forza Italia, dalla Democrazia Cristiana, da Alleanza Nazionale condividere, attorno ad un tavolo, un progetto di coesione lontana anni luce dalle lotte fratricide che ormai appartengono al passato. Un modo nuovo di fare politica, fatto di collaborazione con tutti coloro i quali, coerentemente con i loro ideali, decidano di dedicare parte del loro tempo all’interno di un grande contenitore politico quale è il Popolo della Libertà.
Il progetto è ambizioso e, come tutti i grandi progetti, deve essere raggiunto con raziocinio e adeguato spirito di sacrificio. Quello che è scaturito da questo primo incontro deve rappresentare le fondamenta per il futuro del nostro centro-destra.
Spendendo il proprio tempo, il giusto tempo, in una militanza costruttiva, sarà possibile aprire un varco per i giovani, ormai troppo disinteressati ai vecchi politicanti che hanno fatto il bello e il cattivo tempo del nostro territorio. Un disinteresse che miriamo a far scomparire al più presto, grazie al meticoloso impegno dei molti ragazzi che per anni hanno fatto della militanza, tra la gente e per la gente, il loro stile di vita sociale e politica e dei tanti che, grazie a questa ventata di novità nella dirigenza del partito, si sono avvicinati spontaneamente. Abbiamo l’obbligo morale di far ritornare nella gente, nel nostro elettorato, la voglia di uscire da una situazione di stallo diffuso, attraverso la consapevolezza dell’importanza di non subire una amministrazione, ma di sceglierla.

Villa Fucci: perchè non un Laboratorio Urbano dei Giovani?

“L’autocelebrazione, basata su dichiarazioni che poco collimano con la realtà, si rivela sempre un insulto per l’intelligenza dei cittadini: Villa Fucci così è solo ripulita, non ‘recuperata’!”
Apre così, in una nota, il Vice Presidente Provinciale di Azione Giovani Pasquale Bello sulla questione “Villa Fucci”. La sezione cittadina di Azione Giovani/PdL aveva denunciato, sulle colonne dei più noti quotidiani locali, lo stato di abbandono in cui riversava, ormai da diversi anni, la storica villa della Zona Residenziale.
“Abbiamo denunciato le problematiche relative alla sicurezza di quell’abitazione invasa e sovrastata da erbacce e abbiamo dato voce alle tante lamentele provenienti dai cittadini circa la necessità di un rapido e radicale intervento di bonifica”, continua Pasquale Bello.
“Ringraziamo l’Amministrazione Comunale che, a seguito della nostra denuncia, si è immediatamente adoperata per bonificare, o meglio ripulire, la Villa. Eravamo certi che a seguito del nostro intervento si sarebbero presi i più idonei e celeri provvedimenti, anche solo per giustificare le tante sanzioni che sono state addebitate ai privati che hanno ritardato la pulizia dei propri terreni.”
Il Vice Presidente Provinciale di Azione Giovani/PdL punta poi il dito sulla proprietà della Villa “Un intervento di pulizia che probabilmente era di competenza del Comune di Taranto (Villa Fucci rientrava nel patrimonio immobiliare in vendita dalla ex Giunta Di Bello) soprattutto in termini di costi, competenze che un Amministratore locale non può arrogarsi il diritto di definire “dubbie” poiché decadrebbe la definizione di trasparenza della Pubblica Amministrazione. Una ripulita, che è impossibile equiparare ad una “rinascita” o ad un “completo recupero” della struttura (come dichiarato dall’Amministrazione). Per ora temiamo che l’unica rinascita possibile si verificherà dopo qualche pioggia, quando il seccume lascerà spazio alle nuove e più vigorose sterpaglie. Speriamo che i tanto decantati futuri interventi su Ninco Nanco ed ex Matra non siano della stessa portata.
Tralasciando le facili ironie che questa Amministrazione ci permette di fare giornalmente, ci piacerebbe pensare e sperare in un reale recupero dell’edificio. E per recupero intendiamo una reale fruibilità da parte dei cittadini, di una struttura tra le più belle del territorio stattese. Forse con un po’ più di lungimiranza, forse perché più intenti a interpretare le ansie e le aspettative delle nuove generazioni, avremmo accolto con molto favore un intervento di riqualificazione urbana: intervento realmente fattibile attraverso le modalità operative previste dalla legge, una su tutti il Project Financing. Magari un punto di incontro, di aggregazione giovanile capace di fungere da officina di idee di rinascita, per una cittadina che vede inesorabilmente i propri figli andar via, nei comuni limitrofi, al nord o all’estero. Un laboratorio urbano che possa far ritornare in molti giovani la voglia di una vita voluta e non ereditata da decenni di mala amministrazione. È il pensiero del movimento giovanile Azione Giovani/PdL, di cui una Amministrazione un po’ avanti con l’età, non solo anagrafica, dovrebbe tener conto.”
Articolo pubblicato sul Corriere del Giorno, Tarantosera, Tarantoggi