lunedì 20 aprile 2009

Domenico Miccolis Presidente Provinciale di AG

E' Domenico Miccolis il nuovo Presidente Provinciale di AG-Taranto, eletto all'unanimità dai circoli della Provincia Jonica. La Presidenza di Miccolis avrà il gravoso compito di condurre il Movimento di AG verso i Giovani del PdL.

Con Domenico pronti a lanciare la Nostra sfida alle stelle!

sabato 18 aprile 2009

Congresso Provinciale Azione Giovani Taranto


Oggi, 18/04/2009, ore 18.30, presso la Federazione Provinciale di AN, sita in Via D'Aquino (Taranto) si terrà il Congresso Provinciale di AG.


Le idee diventano Azione!




martedì 14 aprile 2009

Sbarco su Facebook


Dopo mesi di resistenza, anche io mi sono fatto travolgere dal Social Network più popolare del mondo...

Se usato correttamente potrebbe essere uno strumento della Politica per stare di più in mezzo alla gente.
Possiamo ripartire anche da qui!

venerdì 10 aprile 2009

Sempre!!! ... Quando ci sono le Competenze!

Per fortuna e per il bene dell'Italia, c'è chi decide di puntare fortemente su un Movimento Giovanile che possa formare politicamente e moralmente la classe dirigente...tra queste fila che oggi siamo onorati di veder sorgere il futuro astro della politica: Giorgia Meloni!

Io, personalmente, credo che sia un obbligo morale di qualsiasi movimento politico sostenere le nuove generazioni...

Voi che ne dite???


Porteremo avanti la competenza o l'immagine???
Ditemi la vostra!!!

giovedì 9 aprile 2009

Largo ai giovani???

In foto, Ministro delle Pari Opportunità: Mara Carfagna

Mi è capitato di leggere casualmente questo articolo di Lorenzo Salvia comparso su Corriere.it del 19 marzo 2009 “L’Italia non è un paese per giovani“, un articolo che parla di laureati, lavoro, condizioni economiche e occupazionali, ricambio generazionale e rapporti tra politica e giovani. Naturalmente, per una persona che ha appena iniziato a lavorare dopo la laurea come me, un articolo di questo genere risulta particolarmente importante e “drammatico”, vista la situazione tragica entro cui sono dipinti i giovani nel mondo del lavoro contemporaneo.

Si fa tanto parlare di innovazione, apertura ai nuovi media e alle fresche menti delle giovani generazioni, o di società “moderna”, ma in realtà, ed è palese agli occhi di tutti, in Italia ancora a governare sono le vecchie generazioni. Il mio è stato un caso fortunato, ho trovato un’occasione di lavoro interessante e in cui si è puntato su noi ragazzi appena laureati e con grandi prospettive per il futuro, ma è stato solo un caso, perchè in numerose altre situazioni ho toccato con mano che la propria “freschezza” non paga.

Qual è la prima impressione di un laureato che entra in contatto con il mondo del lavoro?
Manco di esperienza!
Nella maggior parte degli annunci di lavoro si chiede un candidato con esperienza nel campo (anche pluriennale). Ma come si fa ad acquisire esperienza se nessuno vuole investire sulle menti fresche?!
Spesso ignorano il tuo CV se non hai un minimo di lavoretti fatti in passato (possibilmente legati all’attività che ti offrono) e sono pochi quelli disposti a riporre fiducia in un laureato con tanta teoria e poca pratica alle spalle… credo sia questo il punto chiave: bisogna dare più fiducia ai laureati!

Quante menti sorpassate!
Quando entri per la prima volta in un luogo di lavoro sconosciuto, spesso ti accorgi che le tue conoscenze e competenze sono completamente ignorate dagli impiegati. Alcuni stampano ancora le mail, altri non sanno cosa sia Mozilla Firefox, altri ancora si perdono nei meandri di Word o Excel o ancora non capiscono cosa sia un blog. E ti senti un extraterrestre perchè questa tua prima impressione viene nel 90% dei casi confermata e acuita nel corso del tempo. Aprite la mente a quello che può insegnare un laureato!

Il disordine regna sovrano…
Se eravate abituati a gestire in modo ordinato e pulito i vostri “ferri” del mestiere, vi accorgerete che spesso nei luoghi di lavoro non funziona nello stesso modo! Carte e cartacce, stampe inutili, documenti rintanati chissà dove, ma soprattutto “disordine mentale”, mille impegni da ricordare, scadenze, mille cose da fare al minuto, così che diventa difficile programmare e mantenere gli impegni nei tempi e nelle modalità previste. Per esperienza personale, è tutta questione di “forma mentis”, dopo un certo periodo si impara a sopravvivere al caos fisico e spirituale.

Poi però c'è chi riesce, pur essendo giovane, a occupare spazi della società a cui tutti ambiscono ma che solo pochi riescono a raggiungere....chissà perchè!?!
Forse perchè i laureati italiani non hanno le "giuste competenze"???...mah...